Carnevale a Milano e in Italia: la top 5 degli eventi da non perdere

Carnevale a Milano e in tutta l'Italia: eventi a Mamoiada

Carnevale a Milano e in Italia: la top 5 degli eventi da non perdere - Altre info

L’origine del Carnevale è piuttosto antica. La si può far risalire a tradizioni tipiche del tempo degli antichi romani quando, durante i saturnali, un ciclo di festività della religione romana, venivano sconvolte le gerarchie e gli obblighi sociali. Nei Paesi Cattolici, il Carnevale è il periodo compreso fra l’Epifania e la Quaresima e deriva dal latino “Carnem levare”, levare, togliere la carne, proprio in virtù del fatto che i cattolici, durante la quaresima, dovrebbero astenersi dal mangiare carne.

Le maschere, invece sono sempre esistite. Sin dai tempi antichi, l’uomo soleva utilizzare le maschere per i riti magici; nell’ottocento venivano utilizzate sempre durante balli o festeggiamenti; nel teatro, da sempre, sono una costante.

In Italia diversissime sono le maschere regionali e altrettanto differenti sono le origini. Alcune provengono dalla commedia dell’arte, altre dal teatro dei burattini, altre invece nascono proprio come simbolo del Carnevale per una determinata città. Ogni Carnevale ha la propria peculiarità: vediamone cinque con caratteristiche singolari e le maschere ad esso legate.

Carnevale a Venezia: eventi da non perdere
Carnevale a Venezia: eventi da non perdere. Credits: foto di Carola Brunnbauer via Flickr (licenza CC BY-NC 2.0)

Il più antico

Pare che il carnevale più antico d’Italia sia quello di Venezia.

La prima testimonianza risalirebbe ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta. Ma fu solo nel 1296 che questa festa divenne ufficiale in virtù di un editto del Senato della Repubblica che dichiarò festivo il giorno precedente di inizio Quaresima. Ben presto il carnevale veneziano raggiunse grande fama per la bellezza e la quantità di feste e manifestazioni correlate a questo periodo. Ancora oggi quello di Venezia è uno dei carnevali più belli d’Italia, con i suoi costumi, colori e tradizioni.

Le maschere tipiche del carnevale di Venezia sono Pantalone e Colombina. Il primo è una maschera tipica della commedia dell’arte del cinquecento e raffigura lo stereotipo del ricco mercante avaro, vecchio e libertino che spesso rivolgeva particolari attenzioni a Colombina, servetta graziosa ed adulatrice e molto furbetta!

La giornata inaugurale del carnevale è l’11 febbraio e si aprirà con uno spettacolo imperdibile alle 18, seguito da una replica alle ore 20. I festeggiamenti termineranno il 28 febbraio. Programma completo e info sui costi: www.carnevalevenezia.com

Carnevale a Milano e in tutta l'Italia: eventi a Mamoiada
Carnevale a Milano e in tutta l’Italia: eventi da non perdere a Mamoiada

Il controcorrente

Il Carnevale di Mamoiada, città della Barbagia in Sardegnaè uno degli eventi più celebri del folclore sardo e, al contrario di tutti gli altri carnevali del mondo, colorati e festaioli, questo è più cupo e legato ad una storia secolare fatta di riti propiziatori e leggende.
Due le maschere più importanti, i Mamuthones, uomini col viso ricoperto da una maschera nera dai rozzi lineamenti, vestiti con pellicce scure e con campanacci appesi alla schiena e gli Issohadores, uomini vestiti in corpetto rosso, maschera bianca, Sa Berritta (copricapo), carzas (o carzones, pantaloni bianchi) e s’issalletto (piccolo scialle), che scortano i Mamuthones e con dei lacci catturano le giovani donne in segno di buon auspicio per una buona salute e fertilità.

Sebbene le origini di questa festa non siano chiare, pare che la sfilata sia nata come rito per venerare gli animali e propiziare il raccolto. I festeggiamenti hanno inizio con i fuochi di Sant’Antonio (16-17 gennaio) e raggiungono il clou nel giorni tra il giovedì e il martedì grasso.

Carnevale a Milano e in tutta l'Italia: eventi da non perdere a Ivrea
Carnevale a Ivrea: la lotta delle arance

Il più folle

Decisamente fuori dalle righe è il Carnevale di Ivrea con la sua famosa battaglia delle arance.

Il Carnevale di Ivrea è una rievocazione storica di una vicenda medioevale. Si racconta infatti che nel medioevo un barone tiranno e arrogante volesse a tutti costi l’amore della figlia del mugnaio. La ragazza, che non volle sottostare allo jus primae noctis impostole, si ribellò tanto da accendere una rivolta popolare.

Il Carnevale di Ivrea celebra l’indipendenza e l’autodeterminazione civica ricordando la cacciata di un barone. Proprio la famosa battaglia delle arance è messa in atto per rievocare la ribellione popolare contro il tiranno. I festeggiamenti per il Carnevale terminano il 28 febbraio. Info e costi: www.storicocarnevaleivrea.it

Carnevale a Putignano: eventi da non perdere
Carnevale a Putignano: eventi da non perdere

Il più lungo

Forse non sapete che il Carnevale di Putignano, oltre ad essere uno dei più antichi, uno dei più colorati e goliardici e allegri, è anche uno dei più lunghi. Infatti questo famoso carnevale ha inizio il 26 dicembre con la Festa delle Propaggini, una ricorrenza legata alla traslazione delle reliquie di Santo Stefano del 1394. Questa festa inaugura ufficialmente il ricco calendario di riti e tradizioni che andranno ad animare il centro storico e l’intera città di Putignano fino al martedì grasso.

L’attesa del carnevale si fa incalzante dal 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, quando l’avvicendarsi delle settimane è scandito dalla centralità dei giovedì, giorno in cui si banchetta, si balla e si fa festa; inoltre ogni giovedì è rappresentata una storia e un gruppo sociale ben preciso.

Famoso è il giovedì dei Cornuti, animato dall’Accademia delle Corna: dalle prime ore del mattino un allegro gruppo di uomini, il “Cornèo”, il corteo dei cornuti, si riunisce inneggiando a canti e balli e fa visita al “Gran Cornuto dell’anno” eletto a sorpresa dai membri dell’Accademia.

In serata il rituale prosegue in Piazza Plebiscito con l’Ammasso (luogo in cui si raccolgono le corna tagliate): le corna vengono misurate ed eventualmente tagliate per mano di esperti “parrucchieri”. Il clou del carnevale di Putignano è la sfilata dei carri allegorici fatti tutti di cartapesta, autentiche opere d’arte realizzate da maestri cartapestai. I festeggiamenti si concludono la sera del martedì grasso con il funerale del Carnevale, una processione funeraria per le vie della città a seguito del caro estinto rappresentato da un maiale in cartapesta simbolo del periodo di eccessi, che segna il passaggio dalla baldoria al clima di austerità ormai alle porte.

La maschera simbolo del Carnevale di Putignano è Farinella che ricorda la figura di un giullare o di un jolly e prende il nome dalla farinella, una farina di ceci e orzo tostato, un tempo cibo dei contadini che veniva portata a lavoro in un sacchetto di tela,”u volze“, ed era mangiata in polvere, accompagnata da fichi secchi, erbe commestibili, cipolle selvatiche. Info e costi: www.carnevalediputignano.it

Carnevale a Milano
Carnevale a Milano

Il ritardatario

Il ritardatario è il Carnevale milanese o Carnevale Ambrosiano che termina più tardi rispetto a tutti gli altri. Nel rito ambrosiano, osservato nella maggior parte delle chiese dell’arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, il periodo quaresimale inizia con la prima domenica di Quaresima. L’ultimo giorno di Carnevale è il sabato, quattro giorni dopo rispetto al martedì grasso (4 marzo per il 2017), giorno in cui si svolge un corteo e alcuni eventi collaterali.

Si racconta che il Carnevale ambrosiano fu istituito nella seconda metà del IV secolo quando Sant’Ambrogio, lontano da Milano per un pellegrinaggio, chiese al popolo di aspettare il suo ritorno per avviare le liturgie della Quaresima. Da allora, infatti, il rito delle Ceneri a Milano viene celebrato durante la prima domenica del periodo quaresimale, posticipato appunto rispetto al resto dell’Italia.

Meneghino e sua moglie Cecca sono le maschere tipiche della città lombarda.
Meneghino, servo docile e gentile ma amante della libertà, era probabilmente il cosiddetto servo della domenica (domenighin) al quale le dame milanesi, di discendenza nobile ma non troppo ricche, si rivolgevano saltuariamente perché in grado di offrire ricevimenti solo alla domenica. Questo servo a giornata svolgeva, in tali occasioni, le mansioni di servitore o accompagnatore per arrotondare il salario. Cecca, invece, è la moglie tuttofare. Entrambe le figure non indossano una maschera a dimostrazione della loro onestà ed autenticità e rappresentano la tipica coppia milanese dedita al lavoro.

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