Giochi e tradizioni di una Milano d’altri tempi

giochi tradizionali in legno

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Giocare è una delle prime cose che impariamo a fare, sin da piccolissimi. Il gioco è infatti una delle attività sociali umane per eccellenza, che unisce persone di ogni età, genere e provenienza.

Gli uomini di tutte le epoche e di tutte le culture hanno inventato dei giochi, che sono stati poi tramandati alle generazioni, spesso per secoli, o addirittura per millenni.

Buona parte dei giochi che conosciamo oggi ha, infatti, origine antichissima. Alcuni giochi antichi sono andati perduti, dal momento che molti di questi venivano tramandati oralmente.

Tuttavia, la letteratura e l’arte hanno rappresentato in molti modi i giochi più diffusi nei secoli: giochi di carte, giochi con la palla, con le corde, giochi di abilità di diverso tipo, dalla corsa alla capacità di maneggiare bastoni, cerchi e altri utensili.

Negli ultimi anni, la tecnologia ci ha portato a vivere il tempo libero in un modo completamente diverso. Internet ha rivoluzionato il modo in cui viviamo e condividiamo i momenti di svago, reinventando continuamente la nostra esperienza di gioco.

Si va dai siti di streaming che hanno incorporato i giochi per dispositivi mobili nella loro offerta di film e serie TV, ai casinò online che offrono slot machine con meccaniche nuove e innovative come i Megaways.

Si passa per nuovi giochi nel metaverso e per tante altre realtà in continua evoluzione.  Insomma, oggi grazie alla connessione internet possiamo avere accesso a decine di migliaia di giochi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

Un tempo però le cose funzionavano molto diversamente. Per svagarsi, bisognava arrangiarsi con quello che si aveva a disposizione, spesso non molto: sassi, bastoni, gessetti o carte.

Giochi tradizionali realizzati in legno
Giochi tradizionali di legno. Foto di Viviane Monconduit via Pixabay.com

In Lombardia ancora oggi sono diffusi diversi giochi della tradizione. Molti di questi hanno a che fare con le carte.

Nella regione esistono diversi tipi di carte, a seconda della provincia: troviamo le carte milanesi, a seme francese e con dei disegni molto elaborati.

Ci sono poi le carte bresciane. Queste sono a semi spagnoli e il loro mazzo conta 52 pezzi invece dei 40 della tradizione.

Sono le carte più piccole d’Italia e vengono usate molto spesso per un gioco chiamato “Cicera Bigia”, una variante della scopa.

Anche le carte bergamasche sono a seme spagnolo e hanno figure a due teste. Sull’Asso di Bastoni è riportata la scritta “Vincerai”.

Sul Quattro di Spade è presente una figura femminile che tradizionalmente viene chiamata “Margì”. Tra i giochi di carte della tradizione più comuni a Milano e in Lombardia troviamo “Cinquecento”, lo “Zarro” e il “Truco”.

Quest’ultimo gioco, nato in Argentina, è stato riportato nel Nord Italia dagli emigrati di ritorno.

In Lombardia, in particolare a Mede, in Lomellina, si gioca a “La Ciaramela”. Questo gioco è una specie di antesignano del baseball.

Si gioca con un “bac” e una “Ciaramela”, entrambi di legno. Sono due bastoni di diversa lunghezza.

Con il bastone più lungo si colpisce il bastone più piccolo, che è in terra, in modo tale da farlo saltare. Quando il bastone piccolo si trova sospeso in aria occorre colpirlo per lanciarlo più lontano possibile.

Si possono fare fino a tre tentativi. Questo gioco è ancora oggi molto praticato, tanto che a Mede si tiene un vero e proprio palio a questo dedicato, il Palio D’la Ciaramela.

Il gioco ha fatto la sua comparsa persino nei film “Guardie e Ladri” (1951) con Totò e Aldo Fabrizi e ne “I soliti ignoti” (1958) di Mario Monicelli.

Balle di fieno utilizzate tradizionalmente in Lombardia per il gioco “spingi la ruota
Balle di fieno. Foto di Gerhard Bögner via Pixabay.com

Un altro gioco tipico della Lombardia è “Sbürla la rôda”, letteralmente “spingi la ruota”. Questo consiste nel far rotolare una balla di fieno di 250 kg lungo un percorso prestabilito.

Un tempo, pare che a Fossacaprara, lungo il Pò, vi fossero diversi mulini ad acqua. Di tanto in tanto le loro macine venivano sostituite facendole rotolare.

Le macine sono state sostituite con le balle di fieno e l’attività è diventata un momento di svago molto amato da tutta la comunità locale.

Altro gioco diffuso a Milano e in Lombardia si chiama “Corvo”. Era un gioco estremamente semplice da praticare.

Bastava infilare 2 steli di frumento di una decina di centimetri l’uno dentro l’altro, spaccando la parte superiore per piegare poi all’esterno i loro lembi, mantenendo gli steli per la parte inferiore.

Facendo scorrere i due steli l’uno sull’altro si avrà l’impressione del battito d’ali di un corvo.

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