In attesa della conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2014/15, in programma domattina alle 11 a Palazzo Marino, vi presentiamo in questo articolo alcuni spettacoli dedicati ai più piccoli (da 3 anni in su), in programma nei weekend da ottobre a marzo al Teatro Sala Fontana di Milano. Il cartellone della rassegna teatrale dedicata ad un pubblico di famiglie, spazia dalle intramontabili favole, alla clownerie, ai racconti fantastici, ai classici della letteratura per l’infanzia, privilegiando la capacità di parlare ai bambini con un linguaggio semplice, diretto e stimolante.
La ormai tradizionale rassegna Sabato e Domenica in Fontana, molto applaudita dai più piccoli e dalle loro famiglie, propone 9 spettacoli programmati da ottobre a marzo, in doppia replica, tutti scelti nell’ottica della qualità. In occasione degli spettacoli il foyer del teatro si trasforma in uno spazio accogliente attrezzato di tavolini e seggioline per disegnare, incollare e ritagliare.
Di seguito il programma. Ulteriori informazioni su http://www.teatrosalafontana.it/
11/12 ottobre 2014
Branciforte
Il coniglietto pop-up
dai 4 anni
testo e regia di Elisa D’Andrea
con Alessandro Damerini
durata: 50′ circa
tecnica utilizzata: attore e pop-up
produzione Teatro della Tosse
Ispirata alla novella di H. M. Enzensberger “Esterhazy – storia di un coniglio”; è la storia di un coniglietto aristocratico – e non uno qualunque, bensì un BRANCIFORTE – che parte all’avventura in cerca di una moglie, forte e alta.
Sì perché i Branciforte a furia di mangiare cioccolatini e marzapane, si son fatti piccoli, piccoli.
Il Principe, suo nonno, preoccupato per le dimensioni dei nipoti che si fanno sempre più minuti, gli suggerisce di prendere il treno per Milano: là infatti si trova l’ultimo albero di Paulonia, stemma del casato dei conti della verdura, e sotto quell’albero… troverà ad attenderlo una grande sorpresa.
La storia del coniglietto, viene narrata attraverso un percorso di grandi libri pop-up, un viaggio tra l’onirico ed il reale per gli occhi e le orecchie dei bambini di scuole materne ed elementari… ma anche per mamma e papà.
Il primo spettacolo per bambini in Italia ad utilizzare la tecnica del pop-up!
18/19 ottobre
Bolle di sapore
dai 3 anni
di e con Anna Tempesta attrice clown e fantasista
Un pasticcere improvvisato coinvolge il pubblico nelle sue ricette che avranno risultati sorprendenti. Torte e altre sculture dolcissime, forme giganti!Con il gioco più antico del mondo non si mangia, si sogna! Attenzione! Ci si può anche ritrovare intrappolati…ma è solo una bolla di sapoRe!
1/2 novembre
Pierino e il lupo
5 – 10 anni
Liberamente ispirato alla favola musicale di Sergej Prokof’ev
con Stefano Braschi e Angela Torriani Evangelisti
regia di Lotte Lohrengel in collaborazione con Giuditta Mingucci
spettacolo realizzato grazie al progetto di Mobilità Transnazionale per lo sviluppo delle imprese culturali e creative di regione Lombardia
“Vado a cercare il lupo!”
Così Pierino, imbracciato il suo fucile di legno, a dispetto degli avvertimenti del nonno, si avventura nel bosco.
Con lui molti amici: un gatto sornione, un grazioso uccellino e una bizzarra anatra.
Ispirato alla famosa favola musicale di Prokof’ev, “Pierino e il lupo” è una storia di paura e coraggio. Pierino ha un immenso timore dell’animale che abita nel bosco buio e misterioso, aldilà del cancello del suo giardino. Ma la voglia di avventura è troppo forte e il bambino non resiste alla tentazione di immergersi nella realtà che lo circonda e di andare a caccia del lupo.
15/16 novembre
La casetta della Pimpa
testi di Francesco Tullio Altan
pupazzi realizzati da Barbara Chiarilli
drammatizzazione, allestimento scenico
e animazione di Stefania Rosso e Alessandra Ruffino
voci originali dei cartoni animati della Pimpa:
Francesca Vettori (Pimpa) e Oliviero Corbetta (Armando)
musiche eseguite dal quintetto Architorti
regia di Oliviero Corbetta
Associazione Culturale Liberipensatori “Paul Valery”
dai 3 anni
Dalla penna di Altan, nel maggio del 1975, nasce la Pimpa, il cagnolino tanto amato dai bambini italiani, e con essa tutto il suo magico mondo, fatto di animali e cose animate.
Ciascun bambino può identificarsi con la Pimpa e partecipare dei suoi sogni, delle sue fantasie e delle sue avventure.
La Casetta della Pimpa è di due metri per due ed è interamente rivestita di gommapiuma foderata di stoffa. Può girare completamente su se stessa ed aprirsi, trasformandosi in un doppio scenario, dell’apertura di cinque metri circa.
Lo scenario aperto trasforma l’interno della casa, non immediatamente rivelato e percepibile, in un allegro paesaggio, tangibile e giocoso. L’utilizzo di materiali semplici contribuisce ad alimentare nei bambini la sensazione di appartenere ad un mondo altrettanto semplice, fatto di cose piccole e vive.
Le storie riguardano le capacità educative della Pimpa, le conversazioni che intrattiene con Armando, il quale a volte la premia, a volte la rimprovera per le cose che fa, in sua assenza, durante la giornata; e, soprattutto, gli intensi rapporti amicali, che interessano la quotidianità della Pimpa, ovvero la scoperta continua e curiosa del mondo che la Pimpa fa con Tito, un mondo riccamente abitato e rivelato attraverso le voci del sole, delle nuvole, delle stelle, dei pesci, delle farfalle, delle formiche.
Voci e canzoncine interagiscono con l’intreccio delle storie, garantendo, così, un ritmo avvincente e sorprendente. Le voci, per i personaggi della Pimpa e di Armando, sono quelle dei doppiatori del celebre cartone animato della Pimpa, conosciuto e apprezzato da tanti bambini in Italia.
Tecniche utilizzate: teatro d’attore, teatro di figura (pupazzi)
20/21 dicembre
Concerto di Natale
a cura di ContrArco
Contrarco è un ensemble basato sull’empatia. Si tratta di un gruppo d’archi formato da giovani musicisti amatori che vogliono collaborare tra loro e con enti musicali di ogni tipo ad una condizione: avere scambi alla pari e decidere insieme, nella forma del dialogo ma anche e soprattutto del collaborare in reciproca stima pur senza immediatamente omologarsi.
6 gennaio
La Befana vien di notte
dai 3 anni
Con Patrizia Geneletti
Regia Oreste Castagna
La Befana vien di notte
Tanti nomi ha la befana, la signora misteriosa che, in fondo a quella calza lunga lunga appesa vicino al camino, lascia carbone oppure doni. Viene da lontano, a cavallo della sua fedele scopa e la scorta di regali: arriva allo scoccare del 6 di gennaio in una notte che sa di magico e misterioso. Si dice che in quella notte gli animali parlino fra loro il linguaggio degli uomini, i prati si riempiano di fiori, l’acqua dei ruscelli si trasformi in olio o in vino. Ma guai a chi osasse guardare tutti questi prodigi: rischierebbe la triste sorte di quel carrettiere che spiò la strana conversazione tra il suo cavallo e la Befana. Il fatto che sia vecchia, col naso bitorzoluto, con i capelli arruffati e stopposi come una strega non significa che sia malvagia: è vero che si mangerebbe i bambini…ma di baci!!! In accordo segreto con la sua civetta spia, tiene ben segnate su di un libro tutte le impertinenze che hanno commesso durante l’anno per premiarli o punirli con quel carbone che prepara facendo legna e bruciandola mentre sferruzza calze. Ma la Befana ama i bambini, adora far da “portaregali” seguendo mappe che soltanto lei riesce a decifrare per raccogliere i soffi dei loro desideri con la scatola raccoglisogni.
È proprio il sogno di Arianna, che vuole “che tutti siano più buoni”, a spingere la Befana a cercare il fiore del cuore: è un piccolo fiore giallo, il fiore d’oro dell’Oriente, il fiore dell’armonia: Kiku.
E dal quel giorno in ogni calza che riempie lascia un seme di quel fiore tanto prezioso e unico. E pensare che tutto questo viene da molto lontano: da Strenia, lo spirito delle feste dell’antica Roma, la personificazione della salute pubblica, quella da cui è cominciato l’ambaradam dei ‘portaregali’: San Nicola, Santa Lucia, i Morti, i Magi, San Simone, San Martino, Santa Caterina, Sant’Antonio Abate, Babbo Natale, perfino il Bambino Gesù!
In un’atmosfera giocosa l’attrice racconta del mito, delle filastrocche, delle storie antiche sulla Befana per restituirci, nella magia e simpatia, il fantastico personaggio che ancora oggi fa sognare bambini e adulti.
17/18 gennaio
L’omino della pioggia
Una notte tra acqua, bolle e sapone
dai 3 anni
di e con Michele Cafaggi
regia Claudio Cremonesi; musiche Davide Baldi; scene e costumi Izumi Fujiwara; luci Federico Caroli
La fantasia è un posto dove ci piove dentro (Italo Calvino).
Un uomo sorpreso da un violento temporale riesce a raggiungere la sua abitazione, ma nemmeno al riparo dall’acqua gli imprevisti gli danno tregua.
Un viaggio onirico e visuale verso l’alba e verso il sereno accompagnati dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone. Dopo il grandissimo successo dello spettacolo “Ouverture des Saponettes” un concerto per bolle di sapone, Michele Cafaggi ritorna a sperimentare attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso l’utilizzo delle bolle di sapone.
24/25 gennaio
I Musicanti di Brema ovvero Mein Lieben Bremen
dai 5 anni
musiche originali Camillocromo
con Alberto Becucci fisarmonica, Giordano Geroni Susafono, Francesco Masi tromba, Rodolfo Sarli trombone,Gabriele Stoppa batteria, Jacopo Rugiadi clarinetto
produzione Catalyst
Sei scatenatissimi e irriverenti musicisti-animali irrompono nel Teatro dell’Opera di Brema dove un compassato direttore d’orchestra si prepara a eseguire la “famosa” opera “Mein Lieben Bremen” e nella vana attesa dei veri musicisti accetta di dirigere i sei animaleschi musicanti.
Si tratta però di un’impresa impossibile: l’improbabile disciplina austro ungarica si scontra con la multietnica follia musicale dei protagonisti, ma alla fine la musica diventa un linguaggio universale, che scavalca i confini e le differenze tra i popoli in una sinfonia finale che abbraccia terre e culture diverse.
Gli animali provenienti dalla strada, con un approccio alla musica di tipo istintivo e popolare, nell’esecuzione della sinfonia faranno emergere la loro provenienza stravolgendo i brani classici con i colori dei loro paesi di origine: un gallo francese, un cane balcanico, tre gatti sudamericani e un asino romagnolo daranno vita ad una nuova sinfonia, basata non su uno spartito, ma sull’incontro delle diverse culture, cui fa da sfondo l’opera dei Fratelli Grimm.
Lo spettacolo diventa anche l’occasione per un interessante percorso didattico per conoscere gli strumenti utilizzati e scoprire i diversi generi musicali che saranno citati nello spettacolo.
7/8 marzo
Cappuccetto blues
dai 3 anni
di Luca Radaelli
con Stefano Bresciani e Valerio Maffioletti
regia di Luca Radaelli
Due bluesman, due musicisti girovaghi, un po’ straccioni e un po’ poeti ricordano I bei tempi andati, quelli del vecchio zio George. Il grande George “Howling” Wolf, artista trasformista, in grado di camuffarsi in men che non si dica nei modi più impensati: bambina, vecchietta… Purtroppo finito male. Incidente di caccia.
Ricordando i bei tempi cantano le loro arie preferite: la canzone della frittella, la ballata della nonna malata, il blues del cacciatore triste.
Chissà se ancora una volta passerà di qui la bambina dalla rossa mantellina?
Chissà se questa volta l’arte dell’inganno darà I suoi frutti?
Chissà come placare questa fame da lupi?
Paolo Vanadia
DOVE | QUANDO
Teatro Sala Fontana, Via Boltraffio 21 (M3 Zara), Milano
11 ottobre 2014 – 8 marzo 2015
COSTI
Posto unico 7€, poltronissima 8€, carnet 30€ (ingresso a 5 spettacoli quando e con chi vuoi), carnet poltronissima 38€ (5 spettacoli quando e con chi vuoi riservando un posto nelle prime 5 file)
INFO | PRENOTAZIONI
www.teatrosalafontana.it | fontana.teatro@elsinor.net | 02.69015733 / 606021 (da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 18.00)