Addio ad Arnaldo Pomodoro, lo scultore che ha plasmato Milano con la sua arte

Labirinto di Arnaldo Pomodoro in via Solari a Milano

Addio ad Arnaldo Pomodoro, lo scultore che ha plasmato Milano con la sua arte - Altre info

Il mondo dell’arte piange la scomparsa di Arnaldo Pomodoro, uno dei massimi esponenti della scultura contemporanea, scomparso all’età di 98 anni (avrebbe compiuto 99 anni proprio oggi, lunedì 23 giugno 2025).

Nato a Morciano di Romagna nel 1926, Pomodoro ha vissuto e lavorato a Milano per gran parte della sua carriera, lasciando un’impronta profonda nel panorama artistico della città. Le sue opere, monumentali e visionarie, sono diventate veri e propri simboli del paesaggio urbano milanese.

A darne la notizia la fondazione omonima.

Labirinto di Arnaldo Pomodoro in via Solari a Milano
Labirinto di Arnaldo Pomodoro in via Solari a Milano. Foto ©Eventiatmilano.it

Scompare un maestro dell’arte contemporanea

Arnaldo Pomodoro si è spento serenamente nella sua casa-studio di Milano ieri sera, domenica 22 giugno, nella sua casa. La notizia della sua morte ha suscitato commozione in Italia e all’estero: numerosi artisti, critici e istituzioni culturali hanno ricordato il suo straordinario contributo all’arte del Novecento.

Milano, la città che lo ha adottato e celebrato per decenni, vedrà certamente iniziative commemorative e mostre in suo onore nelle prossime settimane.

Il Maestro lascia un’eredità immensa, non solo per la forza della sua opera, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la coerenza e l’intensità del suo pensiero, capace di guardare al futuro con instancabile energia creativa.

La “Sfera grande” nel Giardino di Alessandro Manzoni

Nell’ambito della valorizzazione delle collezioni di arte moderna e contemporanea a Milano è stata collocata nel Giardino di Alessandro Manzoni, accessibile dalle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala, l’opera Sfera grande di Arnaldo Pomodoro.

L’imponente scultura, di 350 cm di diametro, è stata realizzata in fiberglass nel 1966. “La sfera è una forma magica. La superficie lucida rispecchia ciò che c’è intorno, restituendo una percezione dello spazio diversa da quello reale, e crea mistero” Arnaldo Pomodoro.

Sono numerose le Sfere realizzate da Pomodoro negli anni: dalla Sfera n.1 del MoMa di New York alla Sfera grande del lungomare di Pesaro e della Farnesina di Roma, passando per la Sfera con sfera dei Musei Vaticani e del Palazzo delle Nazioni Unite di New York, fino a quelle del Trinity College di Dublino e del The Hakone Open-Air Museum di Kanagawa (Giappone).

Grande disco di Arnaldo Pomodoro in Piazza Meda a Milano
Grande disco di Arnaldo Pomodoro in Piazza Meda a Milano. Foto ©Eventiatmilano.it

Il “Grande Disco” in Piazza Meda

In pieno centro città, in Piazza Meda, il “Grande Disco” di Pomodoro è da anni un punto di riferimento per cittadini e turisti.

Il “Grande Disco” è costruito partendo dal punto centrale in modo che il fulcro o perno sia la testa, con le gambe e le braccia aperte, in modo da creare un effetto di dilatazione.

L’opera simboleggia il dinamismo e la complessità della società moderna, temi cari all’artista. È lo stesso artista a raccontare come, l’allora Sindaco di Milano Carlo Tognoli, venuto a conoscenza dell’impossibilità da parte della città di Vigevano di accettare il dono permanente del Disco, volle accoglierlo nel capoluogo lombardo, trovando insieme allo scultore la centralissima collocazione di piazza Meda.

La Fondazione Arnaldo Pomodoro e l’eredità culturale

Fondata nel 1995, la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha sede a Milano, in Via Vigevano 3, ed è tuttora un centro di riferimento per la scultura contemporanea.

Ospita mostre, incontri e percorsi formativi, oltre a custodire l’archivio completo dell’artista.

Il Labirinto sotterraneo – situato nei sotterranei del Headquarter milanese della Maison FENDI (via Andrea Solari 35) – è una delle esperienze più immersive dell’arte di Pomodoro: un’opera ambientale permanente che riflette sulla memoria, il tempo e la trasformazione.

La grande opera non è un semplice dedalo: è un luogo unico che sovverte l’idea tradizionale di labirinto, privo di visioni verdeggianti e avvolto nell’oscurità dei sotterranei.

L’opera, ispirata all’Epopea di Gilgamesh, il primo grande poema epico della storia umana (2000 a.C. circa), conduce il visitatore in un viaggio tra mito e memoria, alla scoperta delle radici dell’esperienza umana.

Le superfici scolpite del Labirinto richiamano antiche civiltà, con segni arcaici, cunei e trafitture che evocano una lingua perduta e dimenticata, ma che trasmette un senso di misteriosa familiarità.

La visita al Labirinto, della durata di circa 45 minuti, è un’esperienza immersiva che permette di esplorare non solo l’immaginario e la poetica di Pomodoro, ma anche le modalità, concettuali e concrete, con cui l’artista realizza le sue opere.

Le prenotazioni sono aperte per visite individuali, gruppi e scuole. L’accesso al Labirinto è consentito esclusivamente su prenotazione online.

Contatti per altre informazioni: info@fondazionearnaldopomodoro.it

Paolo Vanadia

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