Esperienze culturali, giochi e benessere digitale: verso un equilibrio consapevole

ragazzo seduto accanto alla segnaletica della metropolitana di Milano

Esperienze culturali, giochi e benessere digitale: verso un equilibrio consapevole - Altre info

Camminando per le strade di Milano, tra i Navigli e Porta Nuova, ti accorgi di quanto questa città sia cambiata negli ultimi anni.

Non è solo questione di grattacieli e nuove architetture, è proprio l’atmosfera culturale che si respira. E in questo cambiamento, i videogiochi hanno trovato il loro posto accanto al teatro alla Scala e alle mostre di Brera.

Diciamocelo chiaramente: i videogiochi non sono più quella cosa da ragazzini che molti pensano ancora oggi. Milano, con la sua voglia di essere sempre all’avanguardia, lo ha capito prima di molte altre città italiane. Basta vedere il successo di eventi come il Milan Games Week, che ogni anno riempie la Fiera di Rho con migliaia di appassionati.

ragazzo seduto accanto alla segnaletica della metropolitana di Milano
Foto di Aiman Zenn via unsplash.com

Se entri in un qualsiasi negozio di elettronica in corso Buenos Aires o scorri le classifiche di vendita, ti rendi conto che stiamo parlando di un fenomeno culturale enorme che coinvolge persone di tutte le età. E Milano, da sempre crocevia di tendenze, non poteva rimanere indietro.

Prendiamo un gioco come “The Last of Us” o “Journey”. Non sono solo passatempi, sono vere e proprie opere d’arte che ti fanno piangere, riflettere, emozionare. Il Museum of Modern Art di New York ha iniziato a introdurre videogiochi nella sua collezione permanente, e anche qui a Milano, spazi come il Mudec hanno iniziato a organizzare mostre dedicate al mondo digitale e all’arte interattiva.

Ma c’è un altro aspetto che spesso viene sottovalutato: la dimensione sociale. Oggi quando giochi non sei più solo nella tua cameretta. Milano è piena di gaming café, spazi di coworking dove si organizzano tornei, luoghi dove la community si ritrova dal vivo. Ci sono milioni di persone connesse contemporaneamente su piattaforme come Twitch, Discord, Steam, e molte di queste si conoscono proprio agli eventi milanesi.

Ma c’è un aspetto ancora più interessante da considerare: l’evoluzione del gaming digitale ha portato a innovazioni anche in settori paralleli. Il mondo del gaming online, per esempio, ha sviluppato tecnologie di sicurezza e autenticazione sempre più sofisticate che permettono di accedere a bonus senza deposito con SPID con l’integrazione dell’identità digitale per impedire l’accesso ai minori di età.

Persona con le mani su un notebook posato su un tavolo rotondo
“Benessere digitale” significa imparare a usare gli strumenti digitali senza farsi dominare da essi

E qui entra in gioco il concetto di “benessere digitale”, che è un po’ la parola magica di questi anni. Non significa odiare la tecnologia o tornare ai tempi in cui si giocava solo nei cortili di Brera. Significa semplicemente imparare a usare gli strumenti digitali in modo intelligente, senza farsi dominare da essi.

Le ricerche ci dicono cose interessanti: un po’ di gaming fa bene al cervello, migliora i riflessi, stimola la creatività, aiuta a risolvere problemi. Ma quando si esagera, ecco che arrivano i problemi: sonno disturbato, difficoltà di concentrazione, ansia sociale. Come sempre, la chiave sta nell’equilibrio.

Milano, da questo punto di vista, offre un contesto perfetto per mantenere questo equilibrio. È una città che ti stimola continuamente: hai eventi culturali ogni sera, aperitivi sui Navigli, mostre da vedere, concerti da non perdere. È difficile che tu rimanga chiuso in casa a giocare tutto il giorno quando fuori c’è una città così viva che ti chiama.

Quello che colpisce di più è vedere come stiano cambiando anche le università milanesi. La Bocconi, il Politecnico, la Statale – tutte stanno integrando elementi di gamification nei loro corsi, riconoscendo che il gaming può essere uno strumento di apprendimento potentissimo. Non molto tempo fa sarebbe stato impensabile.

Ma come si fa a mantenere questo equilibrio in una città frenetica come Milano? La prima cosa è l’onestà con se stessi. Se ti accorgi che stai giocando per scappare dai problemi invece che per divertimento, forse è il caso di fare una pausa. Magari una passeggiata in Porta Venezia o un giro in Darsena.

E poi bisogna scegliere con attenzione: non tutti i giochi sono uguali. Alcuni ti arricchiscono, ti fanno crescere, ti fanno conoscere mondi nuovi. Altri sono progettati principalmente per tenerti incollato allo schermo il più a lungo possibile. Milano, con la sua ricchezza culturale, ti aiuta a sviluppare questo senso critico.

Il bello di vivere in una città come Milano in quest’epoca è che hai a disposizione strumenti incredibili per esplorare, creare, connetterti con altre persone. I videogiochi fanno parte di questo arsenale di possibilità, accanto ai teatri dell’Elfo Puccini, alle mostre della Triennale, agli eventi che ogni giorno animano la città.

Quello che dà speranza è vedere che sempre più milanesi stanno prendendo consapevolezza di questi temi. Non si tratta più di dividere il mondo tra “tecnofili” e “tecnofobi”, ma di capire come la tecnologia possa servire davvero a migliorare la nostra vita, anche in una metropoli come Milano.

Segui il canale Whatsapp di Eventiatmilano.it, con suggerimenti su cosa fare e cosa vedere a Milano, e con i codici sconto riservati alla nostra community online.